venerdì 10 giugno 2016


Carissimo mio figlio ”selettivo”, professore di filosofa Alfredo Sole.





Ancora rallegramenti per la tua laurea in filosofia magna cum laude.

So fiero di te.

Ma sono arrabbiato con te.


Stasera di ritorno da Racalmuto trovo ben tre tue lettere (di cui una con rampogne verso il mio operato).



Ne avevo saputo qualcosa tramite la Callea che in fin dei conti mi rimproverava di averti procurato un sacco di guai con i tuoi SUPERIORI.



Me ne stavo a Racalmuto e quindi non ti potevo ancora leggere e risponderti. Ti rispondo adesso.





Reputo la lettera che mi hai mandato con l'obbligo del segreto un truce ricatto del tuo direttore (al quale ho inviato per conoscenza redo ben tre lettere truci), di quel comandante militare e di un certo sticchiu fitusu.





Questi signori non se la devono prendere con te. Se lo fanno sono dei GRAN VIGLIACCHI.





Se la prendano con me: dottore Calogero Taverna già ispettore capomissione della Banca d'Italia che ha mandato a carte quarantotto in quel di Milano la banca che gesuiticamente dicono di Sindona ed era del Vaticano dell'Ior di mons, Marcinkus, della curia del Cardinale Montini, di Giordano dell'Amore, di Andreotti della DC di Scarpitti e lascio poi stare tutta la crestomazia massone e laica.

Ciampi poi me l'ha fatta pagare. Ma io dopo gli ho fatto un accertamento fiscale come Superispettore del SECIt di Reviglio per cui si è cacato sotto.



Non accusino questi stronzi le poste. Sono stati loro a bloccare tutte le tue lettere sino al giorno 9. Appena consegnate alle poste il giono dopo ci sono arrivate. Mi è sembrato quando riesco a sturare i tubi del bagno della mia villa Marycal alla quale sei ovvio invitato.



Tu avevi dato ordini? Ma vallo a raccontare a chi ti pare. Ho ancora la lettera in cui tu ti rammaricavi che non avevano neppure risposto alla richiesta di tua moglie e di tuo foglio di venire a commuoversi ad Opera appena in nome del Popolo Italiano venivi dichiarato DOTTORE IN FILOFIA.



E poveracci quanto hanno sofferto a causa tua in un paese gretto meschino becero e maligno quale è Racalmuto. Quando grido che sono fiero di te., lo faccio anche per dare delle sberle morali a questi miserabili che ora hanno persino rinnegato il glorioso nome di Racalmuto e si fanno chiamare alla latina anziché in arabo REGALPETRA.



Ovvio che se io dovessi essere colui che ti nuoce “perché se tu [alias io] l'attacchi così finirai per fargli cambiare idea su di me. Tu dirai che io in fondo non c'entro nulla ma ci sono io in gioco e se si ferma l'osservazione e trattamento su di me, allora sì che qui dentro ci morirò di ergastolo ostativo- Perciò ti prego di nuovo: fai calare il silenzio su questa storia.”, dico che se io dovessi essere colui che ti nuoce, be! io posso mettermi da parte, nel nostro rapporto personale.





Ma non certo in quello civile politico etico e giuridico.



.Ormai mi sono scatenato e o con te o al di fuori di te questa storia, questo accanirsi di una una schiatta di sbirri contro un povero indifeso la voglio portare in parlamento nei tribunali, nelle organizzazioni in difesa dei diritti dell'uomo sovranazionali



Ma cosa voglio per te? Non voglio che ti tengano in due per tre metri vita natural

durante a farti prendere lauree su lauree e magari specializzazioni nelle scritture cuneiformi



Devono concederti quello he anno concesso a Sofri. La stessa stanza, le stese accindiscendenze. Lasciarti andare igni mattiba a tenere lezionid ifilosot'fia teoritica in ina scapriva. (in quella pubblica non ti è possibile), restituirti la diìgnità umana, la capacità di agire visto che hai sin troppo capacità di vapire e di erudire e di esseer utule a questa scuola,ormai allo sbaraglio, stupida, incltam saccente e precaria.



Quel magistrato (Romagnoli) mi pare deve risponderne al Consiglio Superiore della Magistratura. Se è stato lui. Se sono stati altri che vangano alla luce e vengano puniti. Non si gioca così sulla pelle di ragazzo che a vent'anni ha sbagliato (se ha sbagliato e per un quarto di secolo (sinora) DISUMANIZZARLO. E volere ancora continuare sennò il COMANDANTE s'incazza. S'incazzi con me prego che certo non desisterò.



Perché non ha permesso di far venire ad Opera tua moglie e tuo figlio? Perché non ha concesso alla Callea di mandarti un mazzo di fiori con biglietto gentile con certo un 'pizzinu'. E'una nobildonna già sposa di un grande collaboratore della Boccassini la padrona della magistratura italiana.



Savatteri ripubblicando un romanzo in cui fingendo di avere pietà per te ti maciulla: dice che hai subito solo due ergastoli. Io so tre. Chi ha ragione?

Se ha ragione Savatteri tu non hai ucciso nessuno, Tu non hai ucciso mio zio Alfonso. Ti avrebbero fatto fuori dopo manco un mese. Alla strage di Piazza Castello tu non hai sparato. Quindi non sei Caino. Vittima del tuo ambiente, sì. Correo anche ma non sei un ASSASINO. E tu sai bene quello che dico.



Perché Savatteri che sa tutto questo aggira l'ostacolo e scrive minchiate facendo diventare protagonista niente meno che l'estrosa figura di Marino che tutti a Racalmuto sappiamo chi è o

meglio chi è stato visto che è morto.



Ora il Savatteri ripubblica vent'anni dopo quel pasticcio infame e lo pubblica con la Melampo di Garlisi. Li hai autorizzati? Se no, perché non 0i diffidi, perché non ne pretendi i danni?



Guarda che se non ti levano l'ostatività è per questi inesistenti “ragazzi di Regalpetra” ove il più facinoroso risulti tu, anche se poi la notte hai gli incubi e parli con la civetta di Leonardo. CHE SCHIFO!.





No so se risponderai più a questa mia lettera. Vedrò e mi comporterò di conseguenza,.Ti abbraccio

tuo padre “selettivo” Calogero Taverna.

N. B. questa mia lettera è pubblica. I tuoi Superiori la possono leggere in FB nel mio sito con un milione di visitazioni CONTRA OMNIA RACALMUTO e per di più anche in ARS CICOLI.

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