domenica 16 settembre 2018

Oggi leggo e rileggo questa chiusa di uno scritto minore dello storico Giarrizzo. Pubblicato un quarto di secolo fa per una accademia clericale agrigentina.
Vi si fa una lettura rivoluzionaria della storia della Sicilia. Annotava il Gabrielli: Giarrizzo inaugura il presente volume con una densa relazione su 'Normanni di Sicilia' e giunge 'quasi all'orlo della dissacrazione, parlando del mito arabo e arabo.normanno'.
A me vien fatto di pensare che in Sicilia può consumarsi ...una vera palingenesi politica ed economica dell'Italia del terzo millennio.
Istititi come la Regione Siciliana, politici di forte taglia quali i Micciché, i Capodicasa, e per me i vari Angelino Alfano e i vari Cimino (per escludere Maninno) possono consumare un moderno separatismo: scavalcare la querula arroganza di salvini e iniziare un dialogo costruttivo e anche avveneristico con la superiore istituzione comunitaria.
Quante volte è successo nella storia? dai Vespri Siciliani ai Fasci Siciliani, a Sturzo, a La Loggia, a Milazzo, a Emmaniele Macaluso.
Se a Roma sono imbecilli e vanno a leccare il culo a Trump o a Putin, a Palermo NO!.
Come Regione a Statuto Speciale percostituzionale e sovracostituzionale - tramite forse lo stesso Mattarella magari veicolato con G.L. Ciocca - iniziamo rapporti salvifici con la BCE di Draghi.
Abbiamo tanto da guadagnare e insegneremmo la 'retta via' a questi balordi dell'attuale triarchia egemomnizzata da una lega di origine pannoniana e da un ciarpame pentastellato.
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