venerdì 27 maggio 2016

Piaccia o dispiaccia, l'Italia è la settima potenza del mondo, di un mondo sempre più globalizzato, sotto poteri egemoni che avranno tutti i difetti che vi aggrada di addebitargli ma intrisi di alto razionalismo borghese. Lo si creda o meno i disequilibri d'Italia producono rifluenze notevoli sul resto del Mondo- La regia economica di codesto mondo globalizzato impone nolenti o volenti i suoi correttivi. Forse per deformazione professionale credo che la leva massima dell'economia è la politica monetaria. E chi oggi regge codesta politica monetaria nell'area strategica più importante del momento, quella mitteleuropea?  Ma l'ITALIANO Draghi che forse come governatore della Banca d'Italia non fu un granché ma codesto zatterone europeo mi pare che sappia bene far navigare. Ditemi quel che volete ma in atto la moneta più forte del mondo è l'EURO. E la BCE mi risulta sapere il fatto suo. Quando certe losche e corrotte agenzie americane volevano affossare l'economia finanziaria italiana, la BCE di Draghi - dopo avere giubilato Berlusconi e inventato la Presidenza del Consiglio  MONTI - aggirò tutti i parametri comunitari e le regolette desunte dalle varie  Basile e così  l'Italia poté superare l'inghippo dell'impossibile rinnovamento   del l suo debito una volta pubblico ora nazionale secondo il linguaggio degli anglicanizzati ispettori di Vigilanza della mal riformata  Banca d'Italia.

Mi irrita quindi tutto questo politicume ciarliero che vuol correre con la testa rivolta all'indietro.

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