Dispersi 1917 - soldato Campanella Edoardio nato a Racalmuto il 30 dicembre 1895 - arruolato nel 249° Rgt. Fanteria Brigata Pallanza - disperso il 17 maggio 1917 - Monte Vodice
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Soldato Campanella Edoardo di Salvatore Campanella e Giovanna Rizzo, battezzato il primo dicembre 1895
Fanteria - 249° e 250° reggimento, brigata Pallanza
Scheda
Costituita nel febbraio 1917 dai depositi del 24° e 92° Fanteria.
Anno 1917
La Brigata si costituisce nella seconda metà di febbraio ed all'inizio di maggio è inviata in Friuli, tra Crauglio, Visco e San Vito al Torre. Passato l'Isonzo il 12 maggio, dieci giorni dopo gli uomini sono in prima linea, alle dipendenze della 58a divisione: loro obiettivo è la conquista di quota 363, nonché delle retrostanti posizioni avversarie in direzione degli abitati di Novello (sl. Novelo) e Temenizza (sl. Temnica), oltre Castagnevizza del Carso (sl. Kostanjevica na Krasu). Per la fine del mese, dopo aver conseguito scarsi avanzamenti territoriali, entrambi i reggimenti sono ritirati dalla linea e dislocati a Poggio Terzarmata (vicino Sagrado, indicato col nome friulano di Sdraussina – sl. Zdravščine – nei riassunti dell'Ufficio Storico).
Tra il giugno e il luglio gli uomini si alternano tra il fronte nel settore del Dosso Fàiti (sl. Fajtji hrib, a nord di Castagnevizza del Carso) e la zona di riposo. Nella prima metà di agosto, in vista della ripresa della nostra offensiva, la "Pallanza" rientra in linea nel medesimo settore: agli uomini è affidato il compito di occupare le trincee di quota 378 e le pendici sudoccidentali del Golnek. Tra il 19 e il 23 agosto riescono ad avvicinarsi molto a quota 378, prima di essere inviati a riposo oltre l'Isonzo.
All'inizio di ottobre la Brigata viene destinata al Massiccio del Pasubio: raggiunta Pieve di Schio il 2 ottobre, a metà del mese la truppa è in linea in Val Posina (nel Vicentino), tra il Colle di Mogentale e Monte Ciparle. Qui alterna i suoi battaglioni fino alla fine dell'anno.
Anno 1918
Dall'inizio dell'anno fino alla fine di ottobre, la Brigata si alterna tra il fronte e la zona di riposo, fino a che fra il 30 ottobre ed il 1° novembre non è richiamata in linea in vista della nostra offensiva finale. La "Pallanza" sostituisce la "Volturno" nel tratto di fronte che va dal Monte Novegno ai Sogli Bianchi (massiccio del Pasubio): il 2 novembre giunge l'ordine di inseguire il nemico in ritirata. Il 4 il 249°, avanzando verso San Sebastiano (località del Trentino compresa tra Folgaria e Lavarone), sorprende una divisione di Kaiserjäger (it. Cacciatori imperiali) che viene accerchiata e fatta prigioniera. La notizia dell'armistizio coglie la Brigata a San Sebastiano.
Andrea Spicciarelli
FONTE: Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Vol. VIII, Roma, Libreria dello Stato 1929, pp. 21-24
Anno 1917
La Brigata si costituisce nella seconda metà di febbraio ed all'inizio di maggio è inviata in Friuli, tra Crauglio, Visco e San Vito al Torre. Passato l'Isonzo il 12 maggio, dieci giorni dopo gli uomini sono in prima linea, alle dipendenze della 58a divisione: loro obiettivo è la conquista di quota 363, nonché delle retrostanti posizioni avversarie in direzione degli abitati di Novello (sl. Novelo) e Temenizza (sl. Temnica), oltre Castagnevizza del Carso (sl. Kostanjevica na Krasu). Per la fine del mese, dopo aver conseguito scarsi avanzamenti territoriali, entrambi i reggimenti sono ritirati dalla linea e dislocati a Poggio Terzarmata (vicino Sagrado, indicato col nome friulano di Sdraussina – sl. Zdravščine – nei riassunti dell'Ufficio Storico).
Tra il giugno e il luglio gli uomini si alternano tra il fronte nel settore del Dosso Fàiti (sl. Fajtji hrib, a nord di Castagnevizza del Carso) e la zona di riposo. Nella prima metà di agosto, in vista della ripresa della nostra offensiva, la "Pallanza" rientra in linea nel medesimo settore: agli uomini è affidato il compito di occupare le trincee di quota 378 e le pendici sudoccidentali del Golnek. Tra il 19 e il 23 agosto riescono ad avvicinarsi molto a quota 378, prima di essere inviati a riposo oltre l'Isonzo.
All'inizio di ottobre la Brigata viene destinata al Massiccio del Pasubio: raggiunta Pieve di Schio il 2 ottobre, a metà del mese la truppa è in linea in Val Posina (nel Vicentino), tra il Colle di Mogentale e Monte Ciparle. Qui alterna i suoi battaglioni fino alla fine dell'anno.
Anno 1918
Dall'inizio dell'anno fino alla fine di ottobre, la Brigata si alterna tra il fronte e la zona di riposo, fino a che fra il 30 ottobre ed il 1° novembre non è richiamata in linea in vista della nostra offensiva finale. La "Pallanza" sostituisce la "Volturno" nel tratto di fronte che va dal Monte Novegno ai Sogli Bianchi (massiccio del Pasubio): il 2 novembre giunge l'ordine di inseguire il nemico in ritirata. Il 4 il 249°, avanzando verso San Sebastiano (località del Trentino compresa tra Folgaria e Lavarone), sorprende una divisione di Kaiserjäger (it. Cacciatori imperiali) che viene accerchiata e fatta prigioniera. La notizia dell'armistizio coglie la Brigata a San Sebastiano.
Andrea Spicciarelli
FONTE: Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Vol. VIII, Roma, Libreria dello Stato 1929, pp. 21-24
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