lunedì 1 gennaio 2018

Diletto figlio selettivo Alfredo Sole.
Solo oggi posso leggere la tua ultima lettera che è datata 7/12. Sfati il precedente tono misterioso. Ma ora non so cosa è successo e quindi non sono in grado di commentare. Altra lettera stringata, dunque.
Mio fratello Angelo mi ha regalato per natate un libro di tanu savatteri. Prosa limpida, molto carezzevole, comunicativa. Apparentemente dissacrante: dice di non poterne più di Verga Pirandello e udite udite udite di Sciascia.
Invece ...Camilleri rivive tutto et magna cum laude.
Dice che la Sicilia di una volta non c’è più. Ma quella che lui mi vuol far credere che ci sia è sua fantasia. Crede davvero che ormai ci sia solo una Sicilia alla Montalbano che mangia come Montalbano che chiava in ogni dove come Montalbano.
Con una eccezione: la mafia invece c’è tutta, tutta cattiva, tutta ammazza giudici intemerati.
Insomma in Sicilia stanno solo ammazzando l’antimafia. E questo sarebbe grave gravissimo.
Io che invece credo che la mafia in Sicilia è stata debellata dal prefetto mori. Che la mafia rinchiusa in Opera è una lucrosa invenzione dell’antimafia- Che in Sicilia ora invece si mangia come dico io nel mio ignoto romanzetto LA DONNA DEL MOSSAD. E i grandi ammazzati da Milano in giù da Sindona a Calvi a David Rossi a Falcone e a Borsellino sono vittime di servizi segreti esteri alla Mossad.
Sto sbarellando ma solo perché non so che altro scriverti. Per me resti sempre l grande vittima dell’antimafia capace di infliggerti tre ergastoli ostativi senza avere mai ammazzato nessuno.

Tuo padre selettivo Lillo Taverna
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