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lunedì 3 dicembre 2012
I LUOGHI DELL’ ARTE
Nei
luoghi natii, dove affondano le sue radici, in uno spazio appropriato
all’interno del Castello Chiaramontano, punto di riferimento e di accoglienza
dell’Arte in ogni sua forma espressiva, sono accolte le opere che riassumono
l’estro creativo di Giampiero Cacciato artista cittadino del
Mondo.
Cresciuto
in un paese poco incline alla modernità e agli aspetti innovati che ne
conseguono, la prorompente vitalità creativa lo spinge verso altri lidi, altre
realtà in cui proporsi dedicando tutta la sua vita
all’Arte.
E
mentre nei primi anni 60^ si avvia ad una brillante carriera artistica, in paese
fa “discutere” il grande quadro collocato nella sala d’aspetto del sig. Mulè,
rinomato parrucchiere per signora, che fungeva da paratia con accanto il salotto
e l’immancabile tavolinetto pieno di riviste di moda.
Il
dipinto su legno, ampio e spettacolare, ricopriva la parete da pavimento a
soffitto e l’impatto era forte, predominante sull’attenzione di chi
entrava.
Incuriosiva
e appassionava per le infinite sperimentazioni, le trovate artistiche che
invadevano lo spazio del dipinto: materico, corposo, con diverse tramature che
costringevano ad una maggiore attenzione.
Non
era la solita rappresentazione di un risaputo quanto già visto paesaggio, erano
composizioni fantastiche, fantasiose, riconoscibili ad uno sguardo che vuol
vedere oltre il già conosciuto. Se ne ricorda ancora la “straordinarietà” e la
suggestiva “composizione”.
Pollock,
Schifano, Fontana molti i grandi artisti che in quel periodo, come Giampiero
Cacciato, esploravano spazi sconosciuti nella smaniosa “ricerca” creativa
illuminata da una luce interiore che traspare di forza dalle
tele.
Le
tramature dei “Neroidi” o i paesaggi fantastici del “Selenismo” sconvolgono per
la teatralità di rappresentazione dove primeggia comunque la luce sulle tenebre,
la luminosità del colore che oltrepassa il nero cupo sapientemente trasfigurato
da sfuggenti colpi di spatola che lo rendono velato, trasparente, scolpito su
figure di donna, su citazioni mitologiche o silhouettes filiformi in paesaggi
astrali.
Successivamente
le opere l’iporealiste” affondano la ricerca su ciò che “è” alla base, che ne
costituisce l’ossatura e quindi l’essenza di ciò che sarà - e ancora gli
“ideogrammi” e i “monocromi” in cui attua un’essenziale quanto elegante ricerca
di semplificazione con l’azzeramento del colore riportandolo allo stato puro,
primario tono su tono. Particolare l’opera dal candore tonale bianco su bianco
da cui fuoriesce per magia un quasi visibile (ma riconoscibilissimo) vaso di
girasoli in omaggio a Van Gogh che incuriosisce e provoca lo spettatore
lasciando spazio all’immaginazione.
Tante
le sperimentazioni, i percorsi artistici e le sofferenze nel tracciarli, i
clamori e i consensi, le delusioni e le amarezze, le fatiche di un Artista
caparbio e spigoloso, geniale e innovativo.
Artista
sopra le righe si identifica Giampiero Cacciato fra genio e sregolatezza,
girovago del mondo senza mete definite nella vita reale come nella pittura per
assaporarla e dissiparla nella sua interezza.
nel
1996 una semi paralisi lo rende disabile costringendolo a rinunciare alla
creativa e naturale predisposizione per l’Arte.
E’
stato un onore per me nel 2004 aver avuto la possibilità di organizzare in
qualità di direttore artistico del Castello Chiaramontano una mostra antologica
che segnasse il ritorno al suo paese dopo diversi anni di inattività
espositiva.
Sembrava
aver riacquistato una nuova carica, una nuova spinta vitale da troppo tempo
assopita, era teso ed emozionato ma compiaciuto nel rimettere in moto i
meccanismi dinamici di un’attività artistica predominante sulla sua stessa vita.
Dal
commento “Meditazioni fantastiche” di Francesco Gallo
Mazzeo:
“…immaginario
pittorico suggestionato da visioni, sensazioni, provenienti dall’esperienza di
tutti i giorni e innalzate da diciture formali poetiche, a riflessioni sulla
fisica e matafisica, sulla corporalità, intesa come fondazione del senso comune,
sulla spiritualità, intesa come fondazione del senso fantastico,
onirico…”.
Nella
sala a Lui dedicata sono archiviate ed esposte diverse opere storicizzate
assieme alla bibliografia ufficiale, documenti, foto, cataloghi, video ed
interviste che riassumono il lungo percorso artistico che consentono di
approfondire ed apprezzare l’indubbio spessore artistico - Le sue opere fanno
parte di molte collezioni private e custodite in importanti musei e gallerie in
tutto il mondo.
Le opere di Giampiero Cacciato si aggiungono alla già consistente collezione di opere donate da artisti che hanno esposto al Castello Chiaramontano.
Il Direttore Artistico Piero
Baiamonte
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Angelo