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IL DOLORE DI FEDRA tra le ancelle per il rifiuto di Ippolito nel sarcofago romano custodito nella Chiesa di S. Nicola ad Agrigento - La tragedia che si dipana s...ulla superficie del sarcofago di Euripide è quella di Fedra figlia di Minosse e di Pasifae, moglie di Teseo, che invaghitasi del figliastro Ippolito e da questi respinta, si uccide lasciando scritta contro di lui l'accusa di seduzione. Punito da Afrodite per aver ignorato le dolcezze dell’amore, Ippolito è condannato a essere oggetto di un sentimento che non corrisponde, e che porta alla morte prima Fedra e poi il giovane, tremendamente straziato durante la caccia. L’epilogo tragico che colpisce entrambi i protagonisti suggerì all’ignoto scultore del sarcofago una rappresentazione dinamica e vibrante, arricchita da splendide figure di giovani, che nel racconto partecipano alla battuta di caccia al cinghiale organizzata da Ippolito. Le mute di cani frementi, l’impennarsi dei cavalli e la furia cieca del cinghiale, fanno da contraltare alle forme elegantissime delle donne, tra cui spicca quella della dolente Fedra, vestita di sottilissimi veli e circondata dalle ancelle. Mentre la nutrice pettina la regina, adornata di gioielli dalle fanciulle del seguito, il dio Eros, con arco e faretra, si arrampica sullo sgabello di Fedra, tendendo il filo di un amore tragico. L’opera eccitò l’immaginazione romantica di Johann Wolfgang Goethe che lasciò nelle pagine del suo Viaggio in Italia un entusiasmante commento.