Un trofeo in osco da Poggio Cinolfo (L’Aquila)
T. Sironen. Un trofeo in osco da Poggio Cinolfo (L’Aquila)
Collana i Quaderni di Lumen, n. 38, Lumen, Roma 2009, pp. 32 (cm.17×24), foto in b. n., s. i. p.
Collana i Quaderni di Lumen, n. 38, Lumen, Roma 2009, pp. 32 (cm.17×24), foto in b. n., s. i. p.
Questo “Quaderno” di Lumen riporta per intero lo studio di Timo Sironen, professore dell’Università di Oulu (Finlandia), dal titolo “Minora Latino-Sabellica II. Un trofeo in osco da Poggio Cinolfo (AQ)”, apparso in ARCTOS, Acta Philologica Fennica, vol. XL, 2006 (aprile 2007), pp. 109-130.
Preceduto da una premessa di Terenzio Flamini, il lavoro del prof. Sironen è costituito da una dotta relazione su un singolare monumento cui appartenevano due blocchi di pietra arenaria rinvenuti nel 1989 a Poggio Cinolfo, frazione del Comune di Carsoli, zona in cui confinano le province di Roma, L’Aquila e Rieti. Si tratta, perciò, del territorio senza dubbio appartenuto a suo tempo al popolo degli Equi. Secondo la ricostruzione dello studioso i resti lapidei facevano parte di un trofeo la cui datazione oscillerebbe tra la fine del II secolo a.C. e l’età sillana; probabilmente sarebbe stato eretto dopo la battaglia sulle sponde del Tolenus (11 giugno del 90 a.C.) per celebrare la vittoria degli Italici sui Romani. Di ciò farebbero fede sia i motivi iconografici che le iscrizioni in lingua osca. Il prof. Sironen ne arguisce che per il monumento di Poggio si può parlare senz’altro di unicità e che ” è in assoluto il primo trofeo in lingua osca”.
La presentazione del prezioso opuscolo il 2 giugno nella sala consiliare del Comune di Carsoli è stata anche l’occasione per celebrare il primo decennio di vita dell’associazione culturale Lumen, i cui soci, insieme con il presidente don Fulvio Amici, hanno assistito alla conferenza ed al successivo dibattito. Oltre l’Autore, sono intervenuti il sindaco di Carsoli, dott. Mario Mazzetti, e la dott. Amalia Faustoferri della Soprintendenza per il Beni Archeologici di Chieti. (Nicola Cariello)
Preceduto da una premessa di Terenzio Flamini, il lavoro del prof. Sironen è costituito da una dotta relazione su un singolare monumento cui appartenevano due blocchi di pietra arenaria rinvenuti nel 1989 a Poggio Cinolfo, frazione del Comune di Carsoli, zona in cui confinano le province di Roma, L’Aquila e Rieti. Si tratta, perciò, del territorio senza dubbio appartenuto a suo tempo al popolo degli Equi. Secondo la ricostruzione dello studioso i resti lapidei facevano parte di un trofeo la cui datazione oscillerebbe tra la fine del II secolo a.C. e l’età sillana; probabilmente sarebbe stato eretto dopo la battaglia sulle sponde del Tolenus (11 giugno del 90 a.C.) per celebrare la vittoria degli Italici sui Romani. Di ciò farebbero fede sia i motivi iconografici che le iscrizioni in lingua osca. Il prof. Sironen ne arguisce che per il monumento di Poggio si può parlare senz’altro di unicità e che ” è in assoluto il primo trofeo in lingua osca”.
La presentazione del prezioso opuscolo il 2 giugno nella sala consiliare del Comune di Carsoli è stata anche l’occasione per celebrare il primo decennio di vita dell’associazione culturale Lumen, i cui soci, insieme con il presidente don Fulvio Amici, hanno assistito alla conferenza ed al successivo dibattito. Oltre l’Autore, sono intervenuti il sindaco di Carsoli, dott. Mario Mazzetti, e la dott. Amalia Faustoferri della Soprintendenza per il Beni Archeologici di Chieti. (Nicola Cariello)
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Un trofeo in osco da Poggio Cinolfo (L’Aquila)
T. Sironen. Un trofeo in osco da Poggio Cinolfo (L’Aquila)
Collana i Quaderni di Lumen, n. 38, Lumen, Roma 2009, pp. 32 (cm.17×24), foto in b. n., s. i. p.
Collana i Quaderni di Lumen, n. 38, Lumen, Roma 2009, pp. 32 (cm.17×24), foto in b. n., s. i. p.
Questo “Quaderno” di Lumen riporta per intero lo studio di Timo Sironen, professore dell’Università di Oulu (Finlandia), dal titolo “Minora Latino-Sabellica II. Un trofeo in osco da Poggio Cinolfo (AQ)”, apparso in ARCTOS, Acta Philologica Fennica, vol. XL, 2006 (aprile 2007), pp. 109-130.
Preceduto da una premessa di Terenzio Flamini, il lavoro del prof. Sironen è costituito da una dotta relazione su un singolare monumento cui appartenevano due blocchi di pietra arenaria rinvenuti nel 1989 a Poggio Cinolfo, frazione del Comune di Carsoli, zona in cui confinano le province di Roma, L’Aquila e Rieti. Si tratta, perciò, del territorio senza dubbio appartenuto a suo tempo al popolo degli Equi. Secondo la ricostruzione dello studioso i resti lapidei facevano parte di un trofeo la cui datazione oscillerebbe tra la fine del II secolo a.C. e l’età sillana; probabilmente sarebbe stato eretto dopo la battaglia sulle sponde del Tolenus (11 giugno del 90 a.C.) per celebrare la vittoria degli Italici sui Romani. Di ciò farebbero fede sia i motivi iconografici che le iscrizioni in lingua osca. Il prof. Sironen ne arguisce che per il monumento di Poggio si può parlare senz’altro di unicità e che ” è in assoluto il primo trofeo in lingua osca”.
La presentazione del prezioso opuscolo il 2 giugno nella sala consiliare del Comune di Carsoli è stata anche l’occasione per celebrare il primo decennio di vita dell’associazione culturale Lumen, i cui soci, insieme con il presidente don Fulvio Amici, hanno assistito alla conferenza ed al successivo dibattito. Oltre l’Autore, sono intervenuti il sindaco di Carsoli, dott. Mario Mazzetti, e la dott. Amalia Faustoferri della Soprintendenza per il Beni Archeologici di Chieti. (Nicola Cariello)
Preceduto da una premessa di Terenzio Flamini, il lavoro del prof. Sironen è costituito da una dotta relazione su un singolare monumento cui appartenevano due blocchi di pietra arenaria rinvenuti nel 1989 a Poggio Cinolfo, frazione del Comune di Carsoli, zona in cui confinano le province di Roma, L’Aquila e Rieti. Si tratta, perciò, del territorio senza dubbio appartenuto a suo tempo al popolo degli Equi. Secondo la ricostruzione dello studioso i resti lapidei facevano parte di un trofeo la cui datazione oscillerebbe tra la fine del II secolo a.C. e l’età sillana; probabilmente sarebbe stato eretto dopo la battaglia sulle sponde del Tolenus (11 giugno del 90 a.C.) per celebrare la vittoria degli Italici sui Romani. Di ciò farebbero fede sia i motivi iconografici che le iscrizioni in lingua osca. Il prof. Sironen ne arguisce che per il monumento di Poggio si può parlare senz’altro di unicità e che ” è in assoluto il primo trofeo in lingua osca”.
La presentazione del prezioso opuscolo il 2 giugno nella sala consiliare del Comune di Carsoli è stata anche l’occasione per celebrare il primo decennio di vita dell’associazione culturale Lumen, i cui soci, insieme con il presidente don Fulvio Amici, hanno assistito alla conferenza ed al successivo dibattito. Oltre l’Autore, sono intervenuti il sindaco di Carsoli, dott. Mario Mazzetti, e la dott. Amalia Faustoferri della Soprintendenza per il Beni Archeologici di Chieti. (Nicola Cariello)
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